15 ANNI FA MORIVA LUIGI LO SAPIO - INDIMENTICABILE SOCIALISTA

Luigi Lo Sapio nato a Marigliano 8 - 9 - 1928; m. 25 - 3 - 1997;
Alle 11.30 del 25 Marzo 1997 raccolsi l’ultimo respiro di mio padre; era fra le mie braccia circondato da tutta la famiglia.
Mai ho conosciuto Uomo più generoso e leale. E’ ancora intatto il patrimonio di valori e principi che egli ha lasciato con l’esempio della sua Vita.
E’ stato una figura indimenticabile del Partito Socialista Napoletano e del Consiglio di Fabbrica della SEBN (Porto di Napoli).
Il Socialismo per lui era semplicemente la forza e lo strumento per poter condurre intere classi deboli e disagiate alla conquista della DIGNITA’ e di condizioni migliori di Vita.
Gli Uomini, che secondo il suo parere, incarnavano il Socialismo ed a cui si è sentito strettamente legato, anche sotto il profilo personale, fino alla morte, erano: Francesco De Martino e Pietro Lezzi.
A Marigliano, per sua volontà e per l’amicizia personale che lo legava ad Essi, erano consueti e quasi "obbligatori" manifestazioni e comizi con Pietro Lezzi e chiusure di campagne elettorali con il Prof. Francesco De Martino.
Di quelle manifestazioni, di quei comizi, ricordo soprattutto mio padre.
In quelle circostanze, sul suo volto leggevo chiaro e palese la gioia e la soddisfazione di avere ben organizzato l'ennesimo comizio.
Era il Segretario Organizzativo della Sezione del Partito Socialista Italiano di Marigliano (Na); erano anni che era designato tale all’unanimità dall’intero partito mariglianese.
Ricordo, poi, che in quelle occasioni era solito mettersi sempre in prima fila, fra la gente, ma la cosa che più mi colpiva era il fatto che egli ascoltasse le parole di Lezzi o De Martino sempre con una attenzione così speciale, da sembrare quasi che quella fosse la prima volta che li ascoltava.
Egli, spesso, mi diceva: “… sono un figlio di contadini, volevo studiare, ma non mi è stato possibile. La Politica, non sapevo neanche cos’era, l’ho conosciuta solo quando sono arrivato in Fabbrica, al Porto di Napoli, ai Bacini Napoletani. Sono Socialista perché la Politica dei Socialisti è l’unica che si attiva realmente per il riscatto della classi più deboli. Ad esempio, con lo Statuto dei Lavoratori, essa ha segnato l’emancipazione della intera Classe Lavoratrice italiana ed ha offerto il riscatto della dignità ad una intera generazione di lavoratori insieme alla crescita economica e civile per l’intero Paese.”
Nella sua semplicità sentiva l'esigenza di trasmettere l'importanza dell'informazione, della conoscenza ed il valore della Politica unico strumento in grado di cambiare il destino dell'Umanità.
Molti gli volevano bene ma era molto amato soprattutto dalle persone semplici e umili.
Era un democratico convinto, era forte e determinato contro i potenti nella difesa dei deboli, dei principi della Democrazia contro le ingiustizie ed i soprusi.
Ricordo ancora chiaramente quando si svolsero le prime elezioni (Decreti Delegati 1974) al Liceo Scientifico di Marigliano. Voci di incursioni fasciste, indussero lui e l’intero PSI mariglianese ad essere presente come Servizio d’ordine per tutta la durata delle operazioni di voto.
E' ancora limpido, poi, il ricordo di quando, colpito dalla malattia Alzheimer e già la lucidità a tratti iniziava a scomparire, facemmo una passeggiata insieme e lo portai davanti ai cancelli della “sua” fabbrica: i Bacini Napoletani al Porto di Napoli.
Nonostante mancasse da diversi anni, bastarono pochi minuti, si sparse subito la voce della sua presenza ed in breve si raccolsero intorno centinaia di persone.
Tantissimi compagni lavoratori della SEBN lo abbracciarono e gli strinsero le mani.
La malattia miracolosamente si “allontanò” per un po’ e lui consapevole di quanto stesse accadendo intorno a sé, si commosse, soprattutto, quando dalla folla qualcuno gli gridò:
“Gigì si semp o’ Delegat nuost".
Non so dove sia in questo momento, se esiste il Paradiso di sicuro sarà lì, ma di certo, ovunque sia, starà con in mano la Bandiera del PSI a chiedere aiuto e Diritti per i deboli contro le ingiustizie e i soprusi.
Luigi Lo Sapio era mio padre e Questi erano i Socialisti.
Marigliano, 25 Marzo 2012 Saverio Lo Sapio
Commenti
RICORDO DI UN GRANDE COMPAGNO
NE ABBIAMO FATTE DI PASSEGGIATE SULLE PIAZZETTE A MARIGLIANO! CI SI INCONTRAVA QUASI TUTTE LE SERE PROVENIENTI DA MIULI DOVE ABITAVAMO IO IN VIA SOMMA E LUI IN VIA MARIGLIANO, POCO DISTANTE ! NONOSTANTE IL DIVARIO DI ANNI CHE INTERCORREVA TRA DI NOI, ERAVAMO GRANDI AMICI E CONDIVIDEVAMO PARECCHIE IDEE ! SUCCESSIVAMENTE, DIVENTAMMO PERSINO PARENTI, AVENDO IO SPOSATO, LA FIGLIA DI UN SUO CUGINO. RICORDO I SUOI RAGIONAMENTI ESPRESSI COL SUO TIMBRO DI VOCE FERMO, MA PACATO ! IN TANTI ANNI DI FREQUENTAZIONE, NON L'HO VISTO MAI ARRABBIATO ! LE SUE IDEE MI INCUTEVANO, NEL CONTEMPO, RISPETTO ASSOLUTO E TANTA SICUREZZA ! SUA FIGLIA, NUNZIA, SPESSO VENIVA A FARCI VISITA A CASA ! CERTO, GLI ANNI SONO PASSATI, MA I RICORDI RESTANO INDIMENTICABILI ! PERSONE COME LUI, OGGI, PER TROVARLE, BISOGNA ANDARE CON LA LANTERNA IN MANO ! PACE ALL'ANIMA SUA !
Il mio papà
Ora annego nei cari ricordi legati alla persona del mio papà.E' , ancora , viva e vivida la memoria degli ultimi istanti della sua intensa e breve vita.Egli era un uomo fiero, audace , tenace , caparbio , ma buono , sensibile e disponibile , era per me il mio piccolo , grande eroe . Lo ammiravo quando portava a casa libri, enciclopedie , antologie , l'ultima "Novella fronda "e mamma leggeva a noi ,ragazzi in erba, racconti , poesie , aneddoti ...Amava la cultura ...il suo grande rammarico era quello di non aver potuto studiare ,ma per noi figli non esistevano ostacoli affinchè studiassimo. Caro il mio papà con i suoi alti, fermi e saldi principi , ma con la mente rivolta al futuro al progresso , alle innovazioni...Io ragazza mi recavo con lui felice e palpitante agli incontri politici , quelli del partito socialista italiano, ed imparavo , conoscevo , e lui giuliva di questa crescita .Quanti e quanti momenti mai scomparsi dalla mente ...Non scorderò mai le sue care e semplici parole nei momenti più particolari , oppure le sue parole di difesa , quando io , ragazza ribelle , me la prendevo con tutti ...Caro papà sei sempre con me con i tuoi valori, la tua immensa umanità e il tuo alto senso di giustizia sociale .Ti voglio bene
Luigi Lo Sapio un uomo esemplare e vero socialista.
Come diceva Martin Luther King "IL MONDO NON E' MAI ANDATO AVANTI DA SOLO. E' STATO SPINTO AVANTI DALLA VITA DEGLI UOMINI MIGLIORI". Tuo padre Luigi Lo Sapio era uno di questi uomini migliori ed esemplari da vero socialista.
Per me è stato un onore conoscerlo in vita.
Dominiq.
Mi sono appassionata molto
Mi sono appassionata molto nel leggere il caro ricordo che conservano le persone che hanno conosciuto Luigi Lo Sapio. Un uomo che aveva nel sangue il concetto di politica al servizio del cittadino, dovrebbe essere infatti questa la politica da perseguire nell'interesse della collettività. Che dire oggi che tutto questo non c'è più? Semplice la risposta: siamo tutti corresponsabili di un sistema marcio e corrotto che abbiamo contribuito a formare con i complici silenzi e il silenzio assenso. Nessuna sa più cosa significa governare perseguendo il bene comune. Interessi speculativi e chiari intenti cementificatori prevalgono persino sulle politiche sociali e di prossimità. I politici non accettano la critica neanche quando mettono in campo atti ai margini se non in violazione della moralità e legalità favorendo questo o quell'interesse di parte. Siamo veramente nell'oblio della democrazia e dei valori costituzionali. Il prezzo della libertà è molto alto da pagare:bisogna fare i conti con l'isolamento e l'emrginazione. Con il pensiero e nel chiuso delle stanze tutti sono solidali con chi ha il coraggio delle proprie idee. Coraggio che in una democrazia veramente tale dovrebbe essere considerato normale esercizio della cittadinanza attiva e che invece in un assetto politico marcio e corrotto diventa rivoluzionario. Io non credo che chi ogge declama la legalità sia un rivoluzionario o un coraggioso è semplicemente una persona che invoca il banale rispetto della carta costituzionale. Quanti martiri in nome della legalità: penso ai giudici Falcone e Borsellino, a Peppino Impastato a don Peppe Diana e ai tanti altri che con la sola forza del pensiero e delle azioni giudiziarie hanno osato punzecchiare la maedetta piovra del connubio politica e malaffare. La cupola che ancora governa e che si insidia negli enti govrnativi inibendo l'esercizio della libertà e della legalità. Se don Luigi fosse Vivo farebbe i numeri di fronte ad un quadro del genere: dal 1997 ad oggi, data della sua dipartita, la politica è profondamente degenerata: è afogata tra la melma della corruzione e del malaffare
non è semplice commentare una
non è semplice commentare una figura cara e carismatica come don Luigi o'piccuocco. Mi sono commosso al solo guardare la foto in esposizione che certamente riguarda una delle tantissime manifestazioni che era solito organizzare, per di più con il suo "professore"
E' stato senza ombra di dubbio un maestro di insegnamenti, la sua semplicità, la sua passione si toccavano e risponde a verità la sua totale disponibilità per le persone deboli.
Persone come don Luigi Lo Sapio mi fanno sentire tutt'oggi orgoglioso di essere un socialista vecchio stampo, come la intendevamo noi sul partito socialista della sezione di Marigliano. Credetemi a volte negli scontri animati si alzavano anche le sedie, però finita la riunione eravamo tutti, dico tutti, uniti e solidali con la linea tracciata, non esistevano più vincitori o vinti esisteva il partito socialista e don Luigi, anche se la sua posizione al momento era risultata minoritaria, era in primis a difendere l'unità e il deliberato del partito. Grande, grande uomo. Oggi non se ne vedono più: è una fortuna essere stato al suo fianco. Quando le lotte tra i partiti erano aspre, per noi apprendisti politici "lui" era una sicurezza. La sua fede, la sua "certezza" infondeva coraggio e la sua presenza fisica rassicurava.
Era lui che chiudeva ogni dibattito, da uomo seplice ed esperto "traduceva" il senso pratico delle decisioni politiche assunte, ed era presente in tutte le delegazioni a mo' di notaio per garantire agli altri interlocutori la serietà della politica del partito socialista. Quante volte si metteva insieme al povero cristo in cerca di lavoro per perorare la richiesta ovunque c'era qualche spiraglio di occupazione.
Credetemi don Luigi ha voluto tanto bene a questo paese, alla sua Marigliano. Sono sicuro che il Signore lo ha accolto tra i "giusti" per il bene che ha saputo dispensare.
Per me sarà sempre una figura da ammirare, da ricordare.
Grazie don Luigi
michele cerciello
Una figura esemplare e pulita
Una figura esemplare e pulita che rappresentava la parte candida del proletariato, poco simpatica, però, alla pseudoborghesia mariglianese, come ho avuto modo di scoprire anni addietro nel corso di una manifestazione inscenata nel circolo dell'Unione. Devo dire che il socialista Luigi andrebbe raccontato cosicchè le sue gesta e i suoi ideali non vadano perduti. C'è bisogno di moralità e onestà e dei cosiddetti operai della politica per riscoprire il senso della direzione della cosa pubblica. Penso agli enti locali e in particolare ai comuni dove le progettualità vengono messe a punto non per la collettività, ma per favorire interessi speculativi. Ancora oggi il du et des. Ma che ne penserebbe il povero Luigi...lui che distribuiva l'Avanti, lui che credeva nella parola e che amava guardare la sua anima con limpidezza. Medidate gente...
E' sempre difficile, scrivere
E' sempre difficile, scrivere qualcosa per ricordare un compagno che non c'è più.Figuriamoci poi quando il compagno è Luigi Lo Sapio,che ho avuto il piacere e l'onore di conoscere e frequentare.Siamo stati militanti nel vecchio Partito Socialista, e compagni di lotta nei metalmeccanici napoletani.Luigi era un socialista Demartiniano, passionale, generoso e coraggioso, ma soprattutto onesto e pulito.Era un compagno di quelli che ci consentono di poter dire con orgoglio oggi " c'erano una volta i socialisti". Non era un intellettuale, ma con la sua esperienza, semplicità e capacità, con la sua laurea da marciapiedi, dispensava consigli e saggezza a tutti in tempi difficili.Mi permetto di dire che se la sinistra politica a Marigliano vuole davvero rinverdire la sua presenza, il suo ruolo anemico, dovrebbe quanto meno cercare di sottoporsi a continue trasfusioni di sangue, iniettandosi quello del DNA di luigi.Ma il pregio che ancor di più lo caratterizzava era il suo amore per la famiglia,per i figli.Sono certo che il figlio Saverio,col suo impegno politico e culturale mantiene vivo il ricordo del nostro compagno Luigi e saprà come lui riscaldare i nostri cuori. Andrea America
grazie per le bellissime
grazie per le bellissime parole.grazie
Ho letto con interesse e non
Ho letto con interesse e non senza emozione lo scritto di cui sopra e mi dispiace non aver conosciuto il buon Luigi, lavoratore, cittadino mariglianese e socialista. Questo patrimonio di valori non va disperso, oggi, anzi va valutato e distribuito con intelligenza tra i giovani, le donne e le classi dirigenti.So ch'è una immane fatica. Ma l'Italia, Marigliano, la Campania, non hanno altra scelta. Se tutti noi vogliamo uscire dalla crisi che ci attanaglia, non abbiamo altra via se non quella di investire sul patrimonio di valori di uomini come Luigi. Non voglio, da socialista, parlare del socialismo. Una persona come Luigi sarebbe stato un faro in qualsiasi luogo avesse operato. La sua storia, di vita visssuta, da sola, avrebbe porato dignità a qualsiasi organizzazione politica. Quindi, da figlio, fai bene ad onorarne la memoria e considerami, tuo amico, perchè al pari di tuo padre, sono stato anch'io un lavoratore, un socialista e figlio di una donna, eccezionale, mariglianese. A Marigliano mi sento particolarmenet legato per frequentazioni, affetti e appartenenze. 25 marzo 2012 Antonio
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