No al Patto dell’Euro, per un’Europa dei beni comuni. No all’Unione Europea delle Banche

in RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

LE MENZOGNE SUL DEBITO
Il debito c'è, dove ci sia stata una richiesta di prestito e dove ci sia un creditore. Il debito invece diventa sistematico quando c'è una dipendenza degli stati dal prestito.
E' la situazione dell'Eurozona: gli stati della zona Euro dipendono da privati, in quanto di per sè non hanno più la moneta per il loro funzionamento e perciò devono ogni anno chiedere i soldi in prestito alle banche centrali tra cui la Banca Centrale Europea. Questo accade perchè gli stati dal 2002 non hanno più la proprietà della moneta, nè il controllo su di essa. L'Euro oggi è di fatto delle banche private che lo generano, lo stampano, ne attribuiscono i valori, decidono quanti interessi chiedere agli stati e infine lo distribuiscono.
APPROFONDIMENTO. Gli stati, senza moneta di proprietà, ogni anno si trovano senza denaro per far funzionare i servizi pubblici e le istituzioni. Così ogni anno chiedono in prestito alle banche centrali 100 per dover restituire 110. Allora raccolgono le tasse e con quelle restituiscono il prestito alle banche. Ma non riescono mai a restituire tutto, perchè in circolo è stato immesso 100 e gli stati devono restituire 110. Per questo vendono i titoli di stato ai privati (spesso le stesse banche centrali) assicurando loro altissimi interessi e indebitandosi sempre più. Così è il debito con l'Euro: inevitabile.

Per avere i soldi per i servizi pubblici e per eliminare alla radice il debito è necessaria una moneta di proprietà degli stati, generata e riconosciuta dagli stati, coniata e distribuita da banche pubbliche senza scopo di lucro (mai avute in Italia), senza fregature nei loro statuti, e ogni anno ri-recuperata dagli stati con le tasse e rimessa in circolo per organizzare i servizi pubblici.
Per ottenere la difesa dei beni comuni sono quindi necessari diversi provvedimenti in diversi campi.
La Lettera Aperta prevede in tutto 17 proposte base suddivise in 7 scatoloni di lavoro qui di seguito riportati, offerti per la creazione del coordinamento dei movimenti per la giustizia sociale e ambientale, per i diritti delle piccole imprese locali e per i lavoratori, per la difesa dei territori dall'attacco degli interessi delle multinazionali.
Per approfondimenti sulla Campagna
“No al Patto dell’Euro, per un’Europa dei beni comuni.
No all’Unione Europea delle Banche”
e il testo integrale della “Lettera Aperta”
https://sites.google.com/site/europaperibenicomuni/home
fb: http://it-it.facebook.com/groups/nounioneuropeadellebanche/

Invia adesione a: nounioneuropeadellebanche@gmail.com
Testo: "Aderisco alla Campagna "Lettera aperta: No al Patto dell'Euro: Per un'Europa dei beni comuni,
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Commenti

la grande famiglia

mafiosa oramai ha preso possesso dell'intero pianeta.per questi pochi e loschi individui,si conosce da tempo la loro schifosa tecnica:la rovina di milioni di di persone oneste e innocenti,per la ricchezza di pochissimi e maledetti.la soluzione,non si intravede nemmeno in lontananza.forse la soluzione è il 2012...... P.S.SOLO PER LA GRANDE FAMIGLIA

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